Abstract
Without being exhaustive, the present research aims to profile a multifaceted protagonist of the Italian 20th century: Susanna Agnelli. She was born in 1922 in Turin—a city strongly tied to the Agnelli dynasty—, by Edoardo Agnelli and Virginia Bourbon del Monte. During her long life, thanks also to the intense relationship with her brother Gianni, she experienced the crucial phases of the consecration of FIAT and the period of changes occurred in the Italian socio-economic framework. However, linking Susanna Agnelli’s name only to the dynamics of the family business would be restrictive: in fact, in addition to have been a fruitful and original writer—among her works we remember, for example, Vesti vamo alla marinara [We Always Wore Sailor Suits] and Addio, addio mio ultimo amore [Farewell, Farewell My Last Love]—, she was, between the 70s and the 90s, an important representative of the Italian Republican Party, among whose ranks she worked with various relevant positions as a deputy, MEP—the IRP was part of the Liberal and Democratic Group—and as a senator. Her political experience has been successful and complete as she passed, over the years, from the role of mayor of Monte Argentario—a small Tuscan town in the province of Grosseto—to that of Foreign Minister in the Dini government, between 1995 and 1996. She was the first woman to hold this prestigious office. The name of Susanna Agnelli is also linked to philanthropic activities—first of all the participation, at only 18 years old, as a Red Cross volunteer in the Second World War and the presidency of Telethon—that, firsthand, she carried on until her death, which took place in Rome in May 2009.
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Notes
- 1.
This book by Susanna Agnelli won the prestigious literary prize “Premio Bancarella” in 1975.
- 2.
«Qualche famiglia aveva la signorina inglese. In questo caso Miss Parker non voleva che giocassimo con bambini i cui genitori non erano ricevuti a casa nostra».
- 3.
«La fabbrica del futuro».
- 4.
«Riempi[va] tutti di paura».
- 5.
«[…] il capo perché [era] nato prima o perché lo merita[va] […]», la stessa non esitò a rispondere nel modo più diretto possibile: «“Prima di tutto perché mio nonno ha deciso così, lo ha designato vicepresidente della Fiat quando aveva ventitré anni, e ha sempre detto che Gianni sarebbe stato il suo successore. Poi credo che lo meriti anche”».
- 6.
As far as Susanna Agnelli’s school and university education are concerned, reference should be made to her work Vestivamo alla marinara [We Always Wore Sailor Suits] (1975, p. 165), in which she talks about an «[…] application to the first year of medicine» [«[…] iscrizione al primo anno di medicina»], to Atlante delle scrittrici piemontesi dell’Ottocento e del Novecento [Atlas of the Piedmontese Female Writers of the XIX and XX Century] (Cannì and Merlo 2007, p. 44) and to Agnelli’s official page on the Chamber of Deputies webpage where the words: «High School Graduation» [«Licenza Media Superiore»] are used. In 1984, she graduated honoris causa in law at Mount Holyoke College in South Hadley in Massachusetts (USA). For further information and profiles see also INI (2000) and Miriam Mafai’s editorship (1993).
- 7.
«IFI (Istituto Finanziario Industriale). The Family’s Holding company that further to the acquisition of IFIL (Istituto Finanziario Italiano Laniero), has changed its name into EXOR, since March 2009» [«IFI (Istituto Finanziario Industriale). Holding finanziaria della famiglia Agnelli, che dal marzo 2009, a seguito dell’incorporazione di IFIL (Istituto Finanziario Italiano Laniero), ha assunto la denominazione di EXOR»] (Treccani. Dizionario di Economia e Finanza 2012).
- 8.
«Famoso 100 per cento delle azioni ordinarie IFI» da cui la nipote ricavò una quota pari al «6,833 per cento».
- 9.
«[…] Per le donne [della famiglia] non esistono problemi, vigendo la regola che devono occuparsi di “casa e figli”».
- 10.
The fist Italian Republican woman to be elected in Parliament was Mary Tibaldi Chiesa (Berardi 2012).
- 11.
Two other books by Susanna Agnelli revealed episodes of her family life and cultural interests: Ricordati Gualeguaychú [Remember Gualeguaychú] (Agnelli 1982)—a work that Sergio Pautasso describes as an «original biography of Garibaldi» [«singolare biografia di Garibaldi»]—and Questo libro è tuo [This Book is Yours] (Agnelli 1993).
- 12.
«[…] segnata da una gazzarra incredibile», e dalla quale uscì «[…] a tardissima notte, Sindaco e distrutta».
- 13.
In Turin, Bruno Visentini was elected to the Senate for the IRP. The candidature was also originally proposed to Giovanni Agnelli who refused because of his brother Umberto’s commitment to the CD (Christian Democratic Party) (Panizza 2012).
- 14.
She held the position from 27 July 1976 to 26 July 1978 and from 27 July 1978 to 19 June 1979.
- 15.
Susanna Agnelli was secretary, from 28 July 1977 to 20 September 1977, of the Parliamentary Commission of Inquiry on the leak of toxic substances occurred on 19 July 1976 in the plant ICMESA and on the potential risks to health and to the environment from industrial activities.
- 16.
Given the impossibility of analyzing the work of all the Commissions she joined, it is reported—starting from 1979 and in addition to the Commissions already mentioned for the VII Legislature—a total list extracted from Susanna Agnelli’s profiles on the websites of the Chamber of Deputies and the Senate. For the VIII Legislature of the Italian Republic (Chamber): Supervisory Commission on library; Supervisory Commission Documentation Services; XIV Commission (Public Health); Parliamentary commission for general guidance and supervision of radio and television services; Permanent subcommittee for access; III Commission (Foreign Affairs-Emigration); II Commission (Affairs of the council presidency-Internal Affairs and Worship-Public Organisation); VIII Commission (Education and Fine Arts).
For the IX Legislature of the Italian Republic (Senate): 4th Standing Committee (Defense); 12th Standing Committee (Public Health).
For the X Legislature of the Italian Republic (Senate): 3rd Standing Committee (Foreign Affairs, Emigration); 10th Standing Committee (Industry, Commerce, Tourism).
- 17.
«ai membri del Parlamento europeo ed al Governo a patrocinare in sede comunitaria l’aumento della quota di reddito trasferita ai paesi in corso di sviluppo e le politiche atte a consentire l’accesso delle nascenti produzioni industriali ai paesi della Comunità. Potremmo anche farci promotori di una soluzione secondo la quale alla Comunità sarebbe affidato il compito di amministrare i mezzi aggiuntivi destinati alla sollecitazione dello sviluppo dei paesi emergenti. Se così facessimo, concorreremmo al consolidamento delle istituzioni comunitarie e, in pari tempo, accresceremmo il rispetto da cui sono circondate. Per terminare, vorrei invitare il Governo a dare istruzioni al dipartimento per la cooperazione allo sviluppo affinché conceda fondi consistenti agli organismi volontari operanti nei paesi del terzo mondo, nel settore sanitario-sociale. Tali enti potrebbero anche accogliere le richieste di ex tossicodipendenti per recarsi a lavorare nei paesi in via di sviluppo, ottenendo così un reinserimento favorito proprio dalla motivazione umanitaria».
- 18.
«Dini affidava il Ministero degli Esteri a Susanna Agnelli che, sin dal suo esordio, confermava la volontà del nuovo Governo a proseguire l’azione di sostegno, sul piano politico, economico ed umanitario, del processo di pace in Medio Oriente, attivandosi “sia nei canali bilaterali che nel contesto dell’Unione Europea”».
- 19.
«Avevo supplicato mia madre di usare tutta l’influenza che aveva in Croce Rossa perché mi fosse concesso di fare subito il corso di infermiera. Avrei dovuto, altrimenti, aspettare di avere ventun anni, come imponeva il regolamento. Finalmente, dopo eterne discussioni, sotto le occhiate di scettica disapprovazione delle signore titolate della Croce Rossa, fui accettata come allieva».
- 20.
«L’AFM [Associazione francese contro le distrofie] ha concesso, nel 1990, la disponibilità del marchio Telethon per l’Italia a un comitato promotore, presieduto da Susanna Agnelli nato sotto l’egida della Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM). La prima maratona di solidarietà della televisione italiana, condotta sulle reti RAI, ha riscosso anch’essa un grande successo di pubblico».
- 21.
«[…] nel 1997 grazie all’impegno e alla volontà di Susanna Agnelli. Una scelta maturata nel tempo e legata al periodo del suo mandato quale Ministro degli Esteri. Fu proprio visitando i paesi in cui il disagio sociale e la mancanza di opportunità costituivano per i giovani un ostacolo insormontabile, che la Signora decise di intervenire con un aiuto concreto. Per sostenere quegli stessi ragazzi una volta arrivati in Italia, dove giungevano spesso soli e in fuga da guerre e povertà. Dall’incontro con don Luigi Di Liegro nacque l’idea di creare un centro di orientamento e formazione, perché i giovani di tutte le nazionalità potessero trovare accoglienza e ricevere gli strumenti adeguati per impostare un nuovo progetto di vita. La scelta della sede ricadde su Roma, dove dal 1958 la Famiglia Agnelli aveva sostenuto una scuola convitto per infermiere professionali. Fu così che nel cuore di Monteverde, in un grande edificio di proprietà della Croce Rossa Italiana, iniziò a vivere e operare la Fondazione, che Susanna Agnelli pensò come “un faro per la città e i suoi ragazzi”».
- 22.
«[…] al modo in cui ha organizzato e diretto le sue diverse iniziative umanitarie e caritatevoli: con una misericordia senza compatimento, una cura più competente che partecipata. Con una pietà, insomma, stoicamente precristiana e virilmente femminile».
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Napolitano, M.A. (2019). Susanna Agnelli. Between Family Business and Politics. In: Paoloni, P., Lombardi, R. (eds) Advances in Gender and Cultural Research in Business and Economics. IPAZIA 2018. Springer Proceedings in Business and Economics. Springer, Cham. https://doi.org/10.1007/978-3-030-00335-7_20
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